In questa lezione di Teoria musicale parleremo di come Prolungare il suono con Punto, Legatura e Corona. Se non hai sentito parlare di questo argomento non preoccuparti, questa lezione servirà a chiarire tutti gli aspetti relativi a Punto, Legatura e Corona. Per un chitarrista contemporaneo è molto importante conoscere la teoria musicale e riuscirla ad applicare al proprio strumento.
Negli ambienti della musica colta e del jazz per prendersi gioco di noi chitarristi alcuni dotti professori accademici affermano che: “…per far smettere di suonare un chitarrista bisogna mettergli una parte davanti…“. Purtroppo nella maggior parte dei casi ciò corrisponde a verità. Perciò cosa stai aspettando comincia a studiare la teoria musicale e dimostra di essere un musicista prima ed un chitarrista poi.
Questa lezione è rivolta a tutti coloro che hanno voglia di intraprendere lo studio della teoria musicale indipendentemente dallo strumento. Come già affermato in precedenza la Teoria Musicale è valida per tutti gli strumenti, anche per quelli a percussione anche se, a volte la codificano diversamente dal punto di vista ritmico. Il resto, come già detto, è uguale per tutti. Allora, cosa stai aspettando, leggi e studia la mia lezione su come Prolungare il suono con Punto, Legatura e Corona.
Indice delle lezioni di teoria presenti su chitarra-online.it
Se sei giunto su questo argomento per caso e non sai di cosa tratta la teoria musicale, ecco un prospetto chiaro e leggibile degli argomenti trattati sino ad ora:
- Spiegazione dei Simboli musicali
- La Notazione Internazionale
- I gradi della scala
- La notazione ritmica
- Figure e valori delle note
- La chiave di violino
- Tavola delle tonalità
- Diesis e Bemolle
- Costruzione della scala maggiore
- Le triadi maggiori
- Gli Intervalli musicali
- Equivalenti Enarmonici
- La scala cromatica
- Misure, tempi e accenti
- Come riconoscere la tonalità di una canzone
- Come usare il metronomo
- Gli Abbellimenti
- Come è fatto il pentagramma musicale?
- Come imparare il ritmo e il tempo in musica
- Il setticlavio in musica
- Le forme della musica moderna
- Misure semplici e misure composte
- Le forme musicali classiche
Indice degli argomenti trattati in questa lezione
Premessa
I valori musicali non si prestano ad indicare l’unità di misura nelle misure ternarie; e ciò a causa della loro durata che da un intero si divide in due, quattro, otto parti, etc. Per poter quindi ottenere un valore che da solo rappresenti la durata di un’intera misura ternaria, invece di ricorrere a segni nuovi, si pensò di usare gli stessi segni, ai quali si aggiunge un punto, una legatura o una corona.
Il punto
La nota seguita dal punto rappresenta quindi un valore che può essere diviso in tre parti, come nell’esempio sottostante.
Il punto, in questo caso, aumenta la nota della metà del suo valore e serve a prolungare il suono. La tradizione della musica classica, nonchè quella della musica moderna rivela che si possono mettere anche due o tre punti dopo una nota.
La legatura
La legatura, invece, è una linea curva (da non confondere con la legatura di portamento) che si pone su due note unisone (che hanno lo stesso suono) e soprattutto vicine essa unisce i due valori formando un unico suono la cui durata è la somma dei valori di entrambe le note. In molti casi la legatura sostiene l’effetto del punto, ma la sua vera utilità è quella di poter ottenere la durata di suoni che non può essere data nè dai valori semplici, ne da quelli che hanno il punto.
L’esempio sottostante ci mostra il confronto tra l’effetto del punto e quello della legatura:
Nell’antichità il punto era considerato come un prolungamento di un suono anche se messo dopo la stanghetta (spezzabattute), oggi, però, questa maniera di scrivere il punto è caduta in disuso e al suo posto viene usata la legatura con la quale si ottiene lo stesso effetto.
Ecco un esempio di come poteva essere scritto il punto a callo delle battute:
La corona (o punto coronato)
La corona, messa tanto sopra una nota quanto sopra una pausa, indica un riposo (o un finale) che può essere prolungato a volontà dell’esecutore. Il movimento della battuta si ferma per lasciare libera la continuazione del suono o del silenzio, avvertendo che la durata dell’uno o dell’altro sia di gran lunga superiore al valore indicato.
Arrivederci alla prossima lezione del corso di Teoria Musicale.
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