Come usare il metronomo

Come usare il metronomo – Lezioni di Teoria  Musicale Online

Nei giorni scorsi, hai consultato la mia lezione su come Accordare la Chitarra, e ti sei imbattuto nel termine metronomo non conoscendo da dove deriva il termine e come usarlo per interpretare una partitura musicale per chitarra?

Bene allora non preoccuparti pian piano cercherò di fare chiarezza su come usare il metronomo. Ricorda che l’uso del metronomo è estremamente semplice e il suo uso  non comporta grossi sacrifici in termini di studio, anzi migliora la tua capacità di sincronizzazione ritmica musicale e la tua velocità nell’eseguire canzoni e assoli per chitarra e/o pianoforte.

Allora ti piacerebbe scoprire come si usa il metronomo per leggere gli spartiti per chitarra? Nessun problema. In questa lezione di teoria musicale comprenderemo al meglio come usare metronomo.

Argomenti trattati in questa lezione

  • Il Metronomo l’amico del musicista
  • Interpretare i segni del metronomo sulle partiture
  • Terminologia dei segni che indicano il movimento

 

Il Metronomo l’amico del musicista

Il metronomo – parola derivante dalla lingua greca antica “metron” che significa misura e “nomos” legge – serve quindi per stabilire il tempo, ovvero la velocità di esecuzione di un brano musicale. L’inventore del metronomo fu Johann Maelzel nel 1812. Apparecchio ad orologeria (usava gli stessi meccanismi degli orologi dell’epoca) al centro porta un pendolo la cui lunghezza è regolabile mediante lo spostamento di un peso mobile lungo l’asta che oscilla.

Sull’asta sono indicate, con dei numeri, le velocità delle oscillazioni isocrone ( di tempo uguale) che il pendolo può compiere. Queste oscillazioni, nei metronomi non digitali, vanno da un minimo di 40 ad un massimo di 208 battiti al minuto (bpm).

Il Compositore, per fissare l’andamento ritmico voluto (che può essere lento, adagio, presto etc.) per un brano musicale pone all’inizio della composizione stessa, un numero accanto ad una nota musicale a cui corrisponderà  la velocità di ogni oscillazione (velocità dei battiti del metronomo)

Interpretare i segni del metronomo sulle partiture

Dopo aver compreso il significato della parola metronomo ed aver avuto una panoramica generale su come è fatto un metronomo, parliamo dei segni indicanti velocità metronomiche all’inizio della partitura. Questa è una routine della musica classica usata molto anche nella musica moderna quando si vuole essere particolarmente precisi.
Questa velocità segnata all’inizio della partitura significa che la cadenza, la velocità di ogni battito corrisponderà alle singole oscillazioni del metronomo.

Nel corso di un brano musicale lo stesso numero di metronomo (per esempio 120) può essere affiancato a figure musicali di diverso valore, tutto ciò per definire la velocità d’esecuzione del brano è ovvio che in questi casi l’andamento ritmico non deve subire variazioni.

Terminologia dei segni che indicano il movimento

Le canzoni, i brani, le composizioni musicali in genere, sono caratterizzate dal movimento ritmico e dagli effetti fonici. Il compositore per indicare tutte queste caratteristiche  si serve di particolari termini  e segni convenzionali musicali detti segni di movimento e di espressione.

Il Movimento ritmico musicale, più in generale definito Tempo, è il grado di maggiore o di minore velocità che il compositore richiede nell’esecuzione del brano musicale e come spiegavo in precedenza esso viene precisato all’inizio della composizione, canzone o brano.

Le principali indicazioni di movimento, spesso serigrafate(disegnate) anche sul metronomo, sono:

  • per quello che riguarda i movimenti lenti: grave, largo, lento, adagio
  • per quello che riguarda i movimenti moderati: andante, andantino, allegretto
  • per quello che riguarda i movimenti veloci: allegro, presto, prestissimo

 

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