Come imparare il ritmo e il tempo in musica

Teoria Musicale – Il ritmo e il tempo in musica

Hai bisogno di imparare che cosa sono il ritmo e il tempo in musica ma, essendoti avvicinato da poco tempo al mondo della musica, non hai la più pallida idea delle definizioni di tempo e ritmo? Non preoccuparti: io con le mie lezioni di teoria, sono qui proprio per darti una mano e aiutarti a colmare questa tua lacuna in campo musicale.

Se vuoi scoprire come imparare il ritmo e il tempo in musica, non devi far altro che ritagliarti un pò di tempo libero e continuare a leggere questa mia lezione sul ritmo e il tempo: qui sotto, infatti, trovi un elenco di soluzioni che possono fare sicuramente al caso tuo.

Allora? Sei pronto ad affrontare questa nuova lezione di teoria musicale? Se si, mettiamo subito da parte le chiacchiere e addentriamoci nel mondo del ritmo e del tempo in musica. Mi raccomando leggi la lezione di teoria musicale e quello che ti propongo con attenzione e cerca di memorizzare questi concetti perchè ti serviranno per imparare il solfeggio delle note sul pentagramma.

 




 

Indice degli argomenti trattati in questa lezione

 

Il ritmo in musica – definizione

In musica per ritmo intendiamo la successione di movimenti che si ripetono sempre uguali per velocità e per tempo (un esempio valido da poter prendere in considerazione è il movimento del pendolo). Se, empiricamente, osserviamo il movimento del pendolo, l’oscillazione, possiamo notare che il tempo da esso impiegato per compiere il ciclo completo è isòcrono, cioè ha la stessa velocità e la stessa durata. L’oscillazione di un orologio a pendolo (per essere ancora di più precisi) è l’esempio più semplice di un movimento ritmico.

Il ritmo, quindi, è un movimento regolare mentre un qualsiasi altro movimento che non si ripeta in maniera così regolare si può definire aritmico.

La stessa cosa avviene in musica. L’elemento fondamentale del discorso musicale, oltre il suono, è il ritmo, il quale non è  altro che una successione regolare di accenti forti e accenti deboli distribuiti in un tot di misure.

 




 

Il tempo in musica

In un brano musicale, in una frase musicale vi sono tante misure (o battute) come abbiamo già detto in una precedente lezione di teoria musicale sulle misure, i tempi e gli accenti. Per determinare per  quanto ci si ferma in ogni misura, cioè quale è la loro durata, si mette all’inizio del brano , e precisamente subito dopo la chiave, una indicazione particolare composta da un numero superiore ed un numero inferiore o una nota.

Se scendiamo più nel dettaglio come la precedente lezione verifichiamo che il numero superiore  sta ad indicare quanti tempi  possono essere contenuti nella misura, e il numero inferiore la durata di questi  tempi.

Ad esempio se scriviamo 4/4  avremo quattro tempi da quattro quarti. Se non conosci la durata delle note consulta la mia lezione sull’argomento.

 




Come portare il tempo in musica: Battere e Levare

In musica e sopratutto nello studio del solfeggio il tempo si batte con movimenti regolari della mano destra (o sinistra se siete mancini!!!) che sono un alternarsi del movimento in battere e del movimento in levare. Tutti i movimenti verticali dall’alto verso il basso si chiamano movimenti in battere, al contrario tutti gli altri movimenti, tra cui quelli laterali e quelli dal basso verso l’alto si chiamano movimenti in levare.

Ogni movimento della mano destra in battere o in levare corrisponde ad un tempo della misura.

Questo argomento sarà trattato in maniera più specifica nelle lezioni di solfeggio.

 




 

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