Misure, tempi e accenti

Teoria Musicale – Misure, tempi e accenti

In questa lezione di teoria musicale ti parlerò di un argomento fondante della musica e utile per il solfeggio, la lettura della partitura e la scrittura musicale. Hai mai sentito parlare di misure tempi e accenti? Se la risposta è negativa non preoccuparti affronteremo insieme la questione nella seguente lezione.

Lo studio della musica, come riferiscono alcuni, è simile a quello della matematica, infatti nel medioevo la musica era collocata nel quadrivio (o quadrivium) delle arti, ovvero nella sfera della matematica insieme a aritmetica, geometria e astronomia. Se vuoi approfondire l’argomento del quadrivio visita questo link

Non farti spaventare dal fatto che la musica rientrava nella sfera della matematica. Eh si lo so la matematica spaventa un pò tutti…

Indice degli argomenti trattati in questa lezione

 

Misure, tempi e accenti definizione

La frase musicale, il periodo musicale e il brano musicale è formato dal susseguirsi di note o di pause e note  esso per facilità di lettura, di esecuzione viene diviso mediante stanghette verticali poste sul pentagramma musicale, in misure chiamate comunemente battute.

Per indicare invece la fine di un brano si usa porre una doppia stanghetta per indicarne la fine. Ogni misura è composta da una o più note, da note e pause, oppure da sole pause. La battuta si può scomporre in tempi chiamati anche in maniera impropria movimenti

Il Valore della misura viene stabilito da una frazione (matematica) posta all’inizio della composizione subito dopo la chiave come nell’esempio sottostante:

Nella musica classica spesso accade che alcuni autori indicano il valore della misura con il solo numeratore, altri con più chiarezza sostituiscono al denominatore l’equivalente figura musicale. Per avere maggiore chiarezza consulta l’esempio sottostante:

Questa pratica è stata ed è spesso utilizzata dai compositori classici per conferire ad una composizione una maggiore solennità.

Definizione di tempi  e accenti in musica

Ogni battuta è formata da valori equivalenti all’indicazione della frazione, più precisamente il numeratore indica il numero dei tempi ed il denominatore il loro valore.  La misura può essere a due tempi e quindi chiamarsi binaria; a tre tempi e quindi ternaria; a quattro tempi e chiamarsi quaternaria; e così fino a cinque, sette etc. tempi.
La misura quinaria ad esempio è l’unione di una misura binaria con una ternaria o viceversa.

I tempi determinano gli accenti musicali che possono essere forti o deboli indicando se una nota deve essere eseguita più o meno marcata. E’ da precisare che sul primo tempo di ogni misura vi è sempre un accento forte che va via via scemando sugli altri tempi finchè avanzano. In definitiva si può affermare che ogni tempo che è suscettibile di suddivisione ha il l’accento forte sul primo movimento.

 

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